martedì 27 settembre 2011

27/9/2011 - Meglio, ma non va.

Salve!

Questa mattina ho preso il canotto campanellomunito e mi sono avventurato nelle abetine della Secchia dell'Abetone.
Siamo arrivati tardi (8:35) perché ne avevo poca voglia.
Ma ormai l'avevo detto e sono andato.
Solita solfa.
Non è cambiato praticamente niente, tranne il fatto che stamani pur avendo visto qualche macchina ferma prima della Lima non ho incontrato anima viva, eccezion fatta per tre tedeschi in gita con tanto di zainoni e bastoncini da nordic walking che arrancavano su per una pista della forestale.
Porcini (Boletus edulis) 13 pezzi.
Dieci minuti dopo l'arrivo, sul margine di una strada bianca, ne ho trovato uno bello giovane di tre etti e poco dopo un altro cresciuto ma con i tubuli parecchio smangiucchiati.
A questo punto credevo di fare una buona caccia e invece ne ho rivisto uno dopo quasi un'ora e poi, avendo cambiato versante un paio d'ore dopo, una decina ma parecchio smangiucchiati dalle lumache.
Uno, il più grosso (circa tre etti, così come l'ho colto), non era riuscito ad uscire da sotto una radice marcia e il daino l'aveva devastato con un morso asportando quasi tutta la parte che si affacciava nel terreno.
Ne ho recuperati circa 2/3 più qualche lembo del cappello caduto in qua e in là.
Si vede nel vassoio, in alto a destra.
Poi ho visto qualche raro fungo (Amanita muscaria, Boletus erythropus, Suillus grevillei, etc.), più o meno gli stessi dell'altro giorno e in quantità di poco superiore.
Un sacco di funghi abbondantissimi in quei boschi sono completamente assenti (Sarcodon imbricatum, Lactarius salmonicolor, Amanita rubescens, Boletus appendiculatus, Paxillus involutus, Clitopilus prunulus, Tricholoma bufonium, equestre, pardinum, saponaceum e sulphureum, nonché tantissimi Cortinari, Russule, Lattari, Gonfidi e Clavarie).
Il terreno è bello secco, croccante come direbbe qualcuno, e non credo che farà niente di buono a meno che non piova subito.
Cosa esclusa dalle previsioni che ricevo da Il Meteo e che danno bello fin dove arrivano (il 3 di ottobre).
Di foto ne ho fatte pochissime.

Eccole qua.







Credo che per qualche giorno farò altre cose.

Cordiali saluti a tutti!

martedì 20 settembre 2011

20/9/2011 - Non funziona.

Buona sera!

Questa mattina, come annunciato, sono andato in esplorazione con la moglie e il fido botolo.
Con intenti piuttosto cattivi, devo dire.
Ma sono stato subito ridimensionato.
C'era pochissima gente (alla Secchia dell'Abetone) e tirava un vento incredibile.
Teso e ghiaccio (temperatura 10°C alle 8:50), come la lama di un rasoio.
A distanza di tre metri non riuscivamo quasi a parlarci.
Una cosa da urlo (urlava anche il vento).
E, come logico e desiderabile, nessun fungo, di nessun genere.
Per la verità abbiamo visto, nell'ordine: una famigliola di 6 o 7 Suillus grevillei, 2 Russula delica, 1 Amanita muscaria, un gruppetto di 4 primordi di Boletus erythropus, 1 Clavaria pallida, 1 Lactarius scrobiculatus e 1 L. volemus.
Più 5 Boletus edulis.
E meno male che mia moglie ha recuperato un esemplare, il primo, di 730 grammi (mancava una vasta porzione dell'imenio che era stata pappata da una lumaca, altrimenti ci si avvicinava al chilo) che io non avevo visto.
Gli ero passato accanto su una pista forestale guardando dall'altra parte (furbo, vero?).
Poi ce n'era un altro bello giovane di due etti e mezzo e un altro grosso, trovato sempre da quella ribalda di mia moglie, e di cui però era rimasto solo il gambone, mentre del cappello la lumaca aveva lasciato appena la buccia (ma se la trovo...).
Le poche persone che abbiamo incontrato erano sconsolate.
Un cercatore del posto mi ha detto che nei giorni scorsi la pioggia è stata scarsa, mentre dell'acqua del 4 e 5 settembre è rimasto ben poco grazie al vento che non ha mai mollato un attimo.
Ormai l'annata è questa e, a parte clamorosi colpi di scena, lassù credo che ci sarà poco da fare.
Salvo, ma ne ho pochissima voglia e poi non è detto che sia meglio, andare nelle gole di Pian di Novello e del Sestaione che sono più riparate e dove ha piovuto di più all'inizio del mese.
Altrimenti non rimane che sperare nei posti qua vicino dove avanti ieri sono venuti dei veri e propri fortunali (ora le chiamano bombe d'acqua).
E soprattutto nell'aiuto divino.
Ormai la stagione sta fuggendo e, se continua a tirare vento, quando arriverà il momento ai primi di ottobre, ci ritroveremo un'altra volta assediati dal secco.


Ecco un po' di foto (ripetitive).














Ci risentiamo più in qua.


Un cordiale saluto!