mercoledì 19 ottobre 2016

Stagione stanca, ma insistendo...

Buongiorno!

Stamani siamo approdati nel mio solito posto di Vattelappesca per vedere se erano veri i rapporti di amici che mi riferivano non esserci ormai quasi più niente in quella ridente contrada.
Quando siamo arrivati, alle 7:30, c'erano 6 altre macchine per cui ho pensato che forse qualcosa era ancora possibile trovare.
Ed infatti appena abbiamo cominciato a guardare abbiamo trovato due begli Edulis giovani.
Premetto (e chiedo scusa) che la fotocamera ha fatto i capricci per cui diverse foto sono venute malissimo.
Bisognerà che la rimpiazzi con una migliore, questa ormai ha fatto il suo servizio (e il suo tempo).
Ma forse sono anche io che ho troppa foga di rimettermi subito in cerca.
Comunque, tornando all'escursione odierna, abbiamo trovato ancora tre o quattro pezzi e poi siamo rimasti senza avvistamenti per quasi due ore (veramente defatigante).
Poi dai, picchia e mena, abbiamo imbroccato un paio di costoni che ci hanno dato delle belle soddisfazioni.
Pezzi grossi e pure belli.
Così abbiamo fatto un discreto carico e, almeno per il momento, non possiamo che dichiararci soddisfatti.
Per i prossimi giorni vedremo e sarà quel che sarà.
Carpe diem.

Ed ecco le brutte (fortunatamente non tutte) foto odierne:



Fuori fuoco: Boletus edulis (il fungo che s'intravede in basso è un Tricholoma saponaceum).

Non a fuoco.

Pure.

Boletus edulis & Tricholoma saponaceum.

Mezzo affogato dalla pioggia dei giorni scorsi.

Nato così, a 90°!






Erano troppo belle e proprio se la meritavano, una foto!

Anche questi però non scherzano.



Questo poi!

Sembrava un marziano. Co-los-sa-le!

Il compagno, annidato tra le foglie.


Sul balzo della pista, visibile da 30 metri!

Spaccato in due dalle radicelle di abete contro cui premeva. E foto non a fuoco!

Anche questa.

Non molto distante.

Spettacolare, da studio professionale (la composizione, non la foto)!


Proprio bello!

Le lumache si danno daffare.

Anche questo nel muschio.

E pure questo.

L'ultimo trovatello.


Lyophyllum decastes. Buon commestibile che nessuno prende e che molti spaccano (gli imbecilli!).





Forse dopo domani faremo un'altra uscita, nel qual caso tornerò in argomento.



Un cordiale saluto a tutta la Compagnia!

12 commenti:

Emanuele ha detto...

Emanuele
Complimenti Angiolo veramente belli. Domani vado anche io e guardando le tue foto mi fai venire voglia di andare sul monte amiata in montagna insomma ma probabilmente andrò in collina. Un saluto

Unknown ha detto...

Angiolo! Lasciali anche un po' a noi!! Hahahahaha complimenti bellissimi. Sabato se mi rimetto visto che ho preso l'influenza vado a vedere tra abeti e faggi ... Ciao buona serata 😊

Unknown ha detto...

Complimenti!!! è sempre un piacere leggere i Tuoi reportage ...
Io oggi solo 7 funghi in Secchieta, ma il Tuo post mi fa tornare la voglia di ripartire.

claudio ha detto...

Ciao Angiolo .
Ieri sono stato all'Abetone , non avevo grandi aspettative ma come hai detto te se non vado ora non ci vado più...risultato non male per me una ventina di funghi di cui veramente belli 5 o 6 soli ma tutti sanissimi.
volevo fare una comunicazione di servizio. c'è la forestale agguerrita!!
hanno fermato tutti, e addirittura nel bosco .. mai trovati. erano sul confine della riserva integrale nascosti tra gli alberi e la nebbia. Addirittura li ho visti rincorrere un mio amico , sordo come una campana, che non li aveva ne visti ne sentiti ovviamente.
Ciao e buone cose a tutti.
Claudio

Angiolo ha detto...

Ciao Claudio!

Sono stato un po' a pensare se risponderti o no perché c'era, c'è, un discorso un po' lungo ed articolato da fare al riguardo.
Intanto, non è che poi importi molto, ma la segnalazione di servizio era insita nel testo del mio Post.
Ma questo non c'entra nulla.
Il fatto è che nella montagna pistoiese, specialmente nella zona di Abetone-Cutigliano sono convinti che i funghi siano solo di loro.
Prendono sì i contributi sostanziosi della comunità montana, e cioè di tutti noi, per curare i "loro" boschi o farsi le strade private, ma quando ci sono i funghi li vorrebbero prendere soltanto loro.
Intendiamoci, non che sia un difetto solo loro, ma in questo forse un po' eccellono.
Così, quando arriva un po' di nascita, si ritrovano pieni di cercatori che lasciano anche dei soldi sotto forma di pranzi, panini, bevute, acquisto di generi alimentari negli spacci della zona, ma in definitiva gli portano via una fonte di reddito che vorrebbero avere tutta per sè.
Tant'è che, lavorando più o meno tutti in zona per Sme, comunità montana, etc. etc., quando arrivano i funghi sono tutti in cassa malattie o, se proprio non possono fare altrimenti, in ferie.
Da questo, l'alzata d'ingegno di un paio di anni fa dei geni della Provincia di Pistoia di ridurre per la "naturale rigenerazione" e salvaguardia dell'ambiente le giornate di cerca.
Niente martedì e venerdì.
Con l'eccezione però che i "proprietari dei terreni boschivi" possono raccogliere funghi sempre e quanti gliene pare.
Così i "forestieri" stanno fuori dalle scatole e loro, tutti, vanno a cercare funghi perché sono tutti proprietari di terreni in zona e, se per caso non lo sono, hanno dei parenti che lo sono.
Capito?
Poi siccome la cosa non bastava perché la gente va lo stesso nei giorni consentiti, si sono messi a martellare come pazzi, Forestale, Guardia provinciale, Venatoria e quel che cavolo gli pare.
E' sempre il solito gioco.
Ricordi?
Quello che fece incavolare qualcun altro.
Quello della Clinica "La Faggeta".
Tu non ci devi andare da loro, a prender funghi, ma loro nell'ospedale "tuo" sì.
Visto che non si dovrebbero usare i possessivi che sono out, perché la proprietà (degli altri) è un furto.
Tutto qua, cercano di farti girare l'anima affinché tu non ci torni.
Molti non smetteranno ma qualcuno sì e per loro è già tanto.
Aggiungo anche, ma non so se lo facciano ancora, che un tempo, quando io avevo casa lassù, aprivano le sbarre delle piste forestali e tutti dentro, loro.
Talché io un pomeriggio, trovando Panda e Uno a bizzeffe in piena foresta, m'inc...ai e andai alla Forestale, alla sede, per protestare.
Ed era chiusa, sbarrata!
Erano nel bosco anche loro, con il panierino!
Questo è quanto.

E un cordiale buona notte a tutti.

claudio ha detto...

Mi spiace, non volevo farti nuovamente infastidire con questi ottusi soggetti. Volevo solamente ribadire quanto da te giá correttamente segnalato. Grazie comunque e buona notte.

Giovanni Bacchelli ha detto...

cari amici fatemi capire una cosa
i funghi non vi bastano mai
com'è possibile? mi raccontano che una volta prendevano solo il necessario
oggi cassettate......tavolate.......
balle........
in evidente dispregio della propria salute e della legge
se non vado errato la parola fungo deriva dalla contrazione di due parole latine: funus agere, portatore di sventura, morte
curioso, davvero curioso

Angiolo ha detto...

Caro amico Giovanni Bacchelli,

il tuo scritto è per me così stimolante che prima di partire, scusami, per andare a funghi ho deciso di risponderti.
Anche se perdo un po' di tempo.
Non è che a me i funghi non bastino mai (non so agli altri).
E' che io amo il bosco e la natura ma per mia disposizione mentale ho bisogno di uno scopo per fare le cose.
Andare nel bosco tout court a girellare senza scopo non mi attrarrebbe più di tanto.
A me piacciono l'avventura e il mistero (un po' così, all'acqua di rose).
E questo scopo è cercare, vedere se i funghi lì ci sono nati (che non c'erano) oppure rinati (che già ce li ho presi).
Poi, quando ci sono, guardo e mi perdo anche dietro particolari che poco hanno a che vedere con i funghi.
Tutto qui.
Spero non sia un peccato.
Specialmente in un mondo in cui centinaia di milioni di persone (forse dovrei definirle in altra maniera meno elegante) passano la loro vita impugnando un device con uno schermettino acceso che li mette in contatto con non si sa chi (e che non fanno comunque bene alla salute, in tutti i sensi, e se ne vedono tutti i giorni i risultati in cronaca).
Specialomente se l'oggetto costa 699 euro ("sottocosto", come sta proponendo in questi giorni una grande catena di distribuzione).
Dopodiché si lamentano che "non ce la fanno ad arrivare a fine mese".
E non sto parlando di quelli che giustamente lo usano per lavoro.
Che poi i funghi non portino bene, si fa per dire, non conosco l'etimologia ma sono d'accordo.
Basterebbe chiederlo ad un paio di imperatori romani, nel caso fosse possibile contattatrli.
Per quanto mi riguarda, in sessant'anni di "carriera" nessuno in casa mia (eravamo quindici ai bei tempi) ha mai avuto un mal di pancia.
E neanche tra i miei amici a cui regalavo funghi di tutte le specie.
Certo, se dovessi regalarli a te, potrei anche incorrere in qualche deplorevole errore.

Contraccambio i saluti.

paolo cozzi ha detto...

Buon giorno e tanti saluti a tutti ma in particolare ad Angiolo che non finisce mai di stupirmi e di darmi dimostrazione di tenacia e combattività.
Anche io amo molto andare per boschi stare a contatto con la natura e cibarmi della quiete e armonia che in ogni stagione riesce a offrire, ma anche io ho bisogno di un certo stimolo per muovermi per cui oltre a quelle volte che vado a cercare "nuovi posti" il cercare un po di funghi è lo stimolo giusto per darmi la carica ad alzarmi la mattina alle 5 o anche prima e stare 5/6 ore in giro per boschi. Per quel che riguarda la mala sorte di cui dovrebbero essere portatori i suddetti e il limite nel mangiarli: io vado a funghi da quasi 40 anni e in famiglia mia piacciono a tutti anche a tutti i miei amici per cui il poter organizzare un pranzo o una cena a base di funghi è una occasione anche per stare in piacevole compagnia e sinceramente mai nessuno ha avuto problemi se non quello di lamentarsi perchè i funghi erano pochi (come quest'anno).

Di nuovo saluti

Paolo

Prosse ha detto...

Ciao Angiolo, siamo un gruppo di 4 ragazzi giovani. Tutti dai 25 anni in su.
Andiamo spesso a cercare funghi... o meglio... andiamo a fare delle grandi camminate nel bosco.

Non capiamo tutto sto segreto e questo voler nascondere da parte di voi esperti.

Perche non volete tramandarci le vostre conoscenze e volete portarvi le fungaie nella tomba?

Io, il Ranza, Il Piano ed il Pappo saremmo volenterosi di apprendere e conoscere

Ti si potrebbe fare compagnia nelle uscite ed aiutarti a raggiungere zone più ripide

Pensaci!

Angiolo ha detto...

Ciao Prosse,

e un cordiale benvenuto a te, Ranza, Piano e Pappo.
Io non ho segreti.
I segreti ce li hanno gli altri.
Se ti prendi il disturbo di andare a rileggerti i Post di qualche anno fa, vedrai che io dicevo tutto quello che c'era da dire.
Perché poi, quando hai detto che i funghi nascono in un tal posto (un monte, intendiamoci, quindi hai voglia a boschi), non hai detto niente.
Però ci fu subito chi la cosa non la digerì "pecché tutti miei hanno da esse'!".
E che gli vuoi fare?
Litigare in continuazione perché tanto quelli non mollano?
Quanto a prendere te e gli altri tre giovanotti e portarvi per il bosco, è un'altra cosa.
Che faccio, il baby sitter?
Perché dopo voi ne arriva un'altra squadra e poi un'altra e via dicendo.
Mentre io, a settantasei anni, non voglio tanta rottura di balle.
Senza tener conto che, almeno per il momento, vado ancora bene per sei o sette ore (in montagna, non nel boschetto dietro casa) prima di dire basta
Quindi, l'unico consiglio che vi posso dare è: fate come ho fatto io.
Gambe in spalla e via per luoghi sconosciuti, con il caldo, l'acqua e il vento, cercando di ragionare, vedere e soprattutto ricordare.

Un cordiale saluto a tutti voi, beati fanciulli!

Angiolo ha detto...

Ciao Paolo!

Scusa se ti rispondo in ritardo ma sono stato nel bosco a prendere un po' d'acqua.
E pochissimi funghi.
Sembra siano spariti, dove vado io.
Non è questione di essere combattivi e Claudio non si deve crucciare di aver toccato un argomento un po' spinoso/antipatico.
Il fatto è che io mi ricordo di quando a metà anni '70 noi del Gruppo Micheli andavamo a squadre di sette od otto (eravamo tutti dei principianti) in Secchia per i Dormienti.
Fine aprile/inizio maggio.
A mezzogiorno ci si metteva a mangiare i panini e bere birra o vino sul bordo della strada e giù lazzi e frizzi.
Poi arrivava la Forestale, ci salutavano, si scambiavano due battute, poi si sedevano con noi e, siccome la roba avanzava, giù anche loro a mangiare e a dire bischerate sghignazzando.
Poi, finita la festa, ci chiedevano se avevamo i permessi.
Quasi tutti li avevamo perché ce li procurava il Gruppo che a inizio stagione ne faceva una lista.
Mi pare costassero mille o millecinquecento lire.
Spesso c'era qualcuno che si era aggregato all'ultimo momento e il permesso non ce l'aveva.
Allora quelli, vecchia scuola e altra gente, tiravano fuori il blocchetto dei permessi e glielo facevano lì per lì, senza multe, penali o altro.
Ora ti danno la caccia per farti il...mazzo!
Maremma boia!
Capisci la differenza?
Per questo m'inc...o.
Perché un tempo era una cosa tra persone civili, mentre adesso è diventata una questione d'interesse (gli anziani d'un tempo dicevano "d'interesso") con tutti i risvolti negativi che un cambiamento simile può avere.
L'egoismo!
Questa è la differenza e ne puoi trovare forti tracce anche nei Commenti a questo Blog.
Tieni presente che quello che racconto è la verità e, se conosci qualcuno dei primi tempi del "Micheli", vedrai che te lo conferma.
Quanta malinconia!
E tanto compianto per tutti gli Amici che non ci sono più.

Un cordiale saluto a tutti.